Giorgio Armani ferma la produzione di pellicce
Mi chiamo Kira, sono un Pastore Maremmano ed ho 7 anni.
Vivo in una casa di campagna, con la mia splendida famiglia.
Della mia famiglia fanno parte tre umani: la mia mamma Elena, il mio papà Luca ed il mio fratellino Leonardo.
Poi, ci sono i componenti a quattro zampe: io, il gatto Dima, il coniglio Ettore e la tartarughina di terra, Groucho.
Vogliamo tutti molto bene ai nostri genitori e trascorriamo le nostre giornate giocando insieme in giardino.
La scorsa settimana, mi sono svegliato e sono andato in cucina a fare colazione assieme a Dima, come tutte le mattine.
Mamma e papà stavano parlando, la mamma sembrava molto felice!
Stavano commentando una notizia appena letta su internet: Giorgio Armani, che da ciò che ho capito è un signore molto famoso, che si occupa di moda, ha deciso di rinunciare ai capi di abbigliamento con pelliccia di animale.
Il mio papà ha detto che già da tempo aspettava questa svolta nel mondo della moda.
Già da tempo, grandi firme nel settore della moda (come Stella McCartney, Hugo Boss, Tommy Hilfiger, Calvin Klein, Zara, American Apparel, Bershka, H&M, ASOS), hanno ufficialmente dichiarato il loro passaggio al cosiddetto “fur free”.
In effetti, pur non essendo un esperto di moda, anch’io sono rimasto esterrefatto nell’apprendere che molti umani, spendono un capitale per indossare pellicce altrui.. E sinceramente, l’idea di vedere il mio amico Ettore o un suo simile in giro per le vie della città, cucito ad un cappuccio, non mi entusiasmava proprio.
Sono molto contenta che sempre più stilisti stiano cominciando a rifiutarsi di utilizzare vero pelo di animale ed in parte per questo progresso, dobbiamo ringraziare il Giappone.
Infatti, il materiale più comunemente adoperato per realizzare finte pellicce, i chiama Kanekaron, ed arriva proprio dal Giappone.
È una fibra sintetica che permette di creare pellicce fur free, senza rinunciare alla morbidezza e al calore che le vere pellicce garantivano.
Insomma, ormai siamo distanti anni luce da quelle pellicce sintetiche che risultavano ispidissime al tatto e non scaldavano un granchè!
Essendo un esemplare abbastanza peloso, posso capire benissimo la necessità di avere una bella pelliccia calda che ci scaldi d’inverno, ma nonostante questo, se gli umani ne sono sprovvisti, non sono giustificati a rubare il pelo degli altri!
Fortunatamente, ci si avvicina sempre più ad una mentalità che dovrebbe essere di base: si possono ottenere capi di qualità pur non uccidendo visoni, volpi e conigli, e non gli stanno facendo un favore risparmiandogli la vita, stanno semplicemente cominciando a rimpicciolire il danno che per anni abbiamo causato sacrificando milioni e milioni di animali.
Quello che i miei genitori si augurano, è che essendo Armani uno degli stilisti di maggior fama mondiale, contribuisca a far aprire gli occhi a chi ancora non ha voluto aprirli.
E’ stato proprio lui ad ufficilizzare questa presa di posizione, specificando che con i progressi fatti nel campo della moda, oltre a rimanere nocivo, è diventato anche inutile sacrificare vite di innocenti.
Lo stilista ha annunciato che dalla prossima collezione autunno-inverno 2016/2017, tutti i loro capi saranno fur-free.
La LAV (Lega Anti Vivisezione) ha apprezzato molto la notizia, definendola una svolta.
Anche io ed i miei genitori siamo contenti, specialmente la mia mamma, appassionata di moda.
Sta già dispensando suggerimenti a papà per il prossimo regalo di Natale!