Oscar, il giro del mondo in 80 giorni
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Il World Woof Tour, il tour mondiale del Bau, dev’essere qualcosa di fantastico, un’esperienza davvero incredibile, anche quando a farlo è un tipo tosto come Oscar, il mio idolo. È riuscito ad attraversare 29 paesi in ottanta giorni, un vero record, e non vi nascondo che piacerebbe pure a me, tanto, poterlo fare.

Con quanta ammirazione io e i miei amici a quattro e a due zampe abbiamo assistito ai preparativi, seppure da lontano. Tutte le vaccinazioni, quella anti-rabbia per prima, poi il microchip e infine anche il passaporto… e io che pensavo fossero solo cose da umani.
Ma quello che mi ha colpito di più è stata la generosità dell’umana che si è presa cura di Oscar portandolo via dal canile, in Sudafrica dov’era. Lei, la dolce Joanne, ha venduto la sua casa per permettere al mio grande amico di fare questo giro incredibile attorno al mondo. Un gesto davvero nobile per una bipede, con il solo scopo di sensibilizzare altri umani alla brutta storia dell’abbandono. È proprio una gran brutta storia, dopo mesi o anni di amore e affetto essere all’improvviso lasciati da soli in mezzo ad una strada o rinchiusi per forza in un canile. Ma Oscar è il testimonial di tutti quei quattro zampe che hanno avuto una seconda chance e l’hanno saputa sfruttare al meglio.

Non posso nascondere in tutto ciò un pizzico di gelosia quando seguendo Oscar nel corso delle sue avventure ho pure saputo della vacanza romantica con Zara, ma a un eroe (forse) si può perdonare anche questo. Poi al vederlo così bello con la Statua della Libertà di sfondo o anche con le Piramidi ogni cattivo sentimento è scomparso.
Fortunatamente ha avuto sempre un sacco di umani che gli sono stati vicino, perché ho sempre immaginato che nel corso dei suoi viaggi abbia anche incontrato qualche difficoltà pratica. Ma dalle foto o dalle immagini che questi bipedi ci hanno fatto vedere sembrava sempre che si divertisse davvero tanto.

In fondo mi piace anche ricordarlo così, in giro per il mondo con tanti umani al seguito. Chissà che pure loro alla fine non capiscano cosa è importante davvero per noi e soprattutto non ci privino mai dell’affetto che noi diamo sempre e incondizionatamente a chiunque decida di prendersi cura di noi e accudirci un po’.

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