Mi chiamano Pucci. Sono un cane. Sono robusto e biondo. Ho sentito qualcuno dire che sembro un grosso peluche. Sono anche giovane, ho solo tre anni, ma sono molto responsabile. Da un po' di tempo collaboro con una associazione che cerca di aiutare chi si trova in difficoltà. All'inizio non capivo bene cosa dovevo fare, ma ora lo so e lo voglio spiegare anche a voi. Conosco molte persone, non importa l'età, che si trovano a disagio nella vita di tutti i giorni, che non riescono neanche a parlare con gli altri, che stanno sempre da soli. Altre persone, come quelle che lavorano con me, hanno studiato tanto la maniera per aiutarli e a forza di cercare e provare tante soluzioni, si sono resi conto che io e altri come me potevamo fornire un valido sostegno e rendere migliore la giornata di queste persone tristi. Si, perché loro sono tristi, non hanno scelto di essere quello che sono, sono nati così o ci sono diventati piano piano. E allora vengono a trovarmi per stare un poco con me, in casa mia e usciamo insieme nel mio giardino oppure vado io accompagnato dal mio umano. Ogni giorno ho un amico diverso, ma per me sono tutti ugualmente simpatici. I primi incontri sono i più difficili, perchè ancora non mi conoscono bene e si fidano poco, poi prendono confidenza e non vorrebbero lasciarmi mai. Una cosa che piace tanto a loro, ma sinceramente anche a me, è stare abbracciati. Sento che le loro tensioni piano piano si allentano e si divertono anche a farmi tante carezze, ad affondare le mani nel mio pelo. Sono orgoglioso del mio mantello, è sempre lucido e ben spazzolato, le persone che mi curano ci tengono che io sia sempre pulito e che mi presenti bene. Stavo
Mi chiamano Pucci. Sono un cane. Sono robusto e biondo. Ho sentito qualcuno dire che sembro un grosso peluche. Sono anche giovane, ho solo tre anni, ma sono molto responsabile. Da un po’ di tempo collaboro con una associazione che cerca di aiutare chi si trova in difficoltà. All’inizio non capivo bene cosa dovevo fare,